A 48 ore dalla scadenza del termine ultimo di 20 giorni per ritirare le dimissioni Antonino Santillo non ha ancora fatto dietrofront. Il sindaco ha tempo fino alle 23.35 di giovedì 26 giugno. Nemmeno oggi c’è stata la fumata bianca. È saltato il faccia a faccia previsto con Giuseppe Massaro. A quanto pare, i confronto non c’è stato per motivi di lavoro. I rapporti tra la fascia tricolore e il presidente dell’assise hanno raggiunto temperature da polo nord dopo il durissimo documento presentato da RinnoviAmo Orta in occasione della seduta consiliare del 16 giugno. “Il sindaco, nelle sue dimissioni, – hanno rimarcato Tiziana Dirasco e Raffaele Lampano – ha parlato di “spirito di cooperazione”. Bene. Ma vorremmo ricordare che la cooperazione non è uno slogan da tirare fuori quando si è in difficoltà o quando si cerca di coprire problemi più gravi. La cooperazione vera si costruisce ogni giorno, con rispetto istituzionale, con trasparenza, con il coinvolgimento reale dei consiglieri e delle forze politiche. E questo, troppo spesso, non è accaduto”.

Il gruppo RinnoviAmo Orta, emanazione diretta di Massaro, ha inoltre sottolineato che “la cooperazione non è uno slogan da tirare fuori quando si è in difficoltà o quando si cerca di coprire problemi più gravi”. Come se non bastasse, e già basterebbe e avanzerebbe per andarsene a casa, Dirasco e Lampano nel votare il rendiconto hanno sferrato un fendente quasi letale a Santillo: “Oggi votiamo questo punto non per restituire fiducia a un sindaco che ha già voltato le spalle alla città, ma perché crediamo che il nostro dovere sia verso chi ci ha dato fiducia con il voto, verso i cittadini di Orta di Atella che chiedono fatti, non alibi”.
Da allora è trascorsa una settimana, ma la distanza tra Santillo e Massaro non si è accorciata di un millimetro. Prima di ritirare le dimissioni il sindaco pretende da RinnoviAmo Orta un documento politico di chiarimento. Una sorta di rettifica dopo la sfiducia decretatagli di fatto da Massaro e company in assise. Mai come stavolta Santillo ha perfettamente ragione. In concreto le accuse di Dirasco e Lampano sono generiche e incomprensibili. La consigliera è sempre stata coinvolta nelle iniziative socio-culturali del comune come dimostra l’immancabile presenza del centro studi danza “Tiziana Dance” in ogni appuntamento pubblico, con tanto di logo sui manifesti e sulle locandine. Lampano ha avuto ampio spazio nel rilancio del nucleo cittadino di Protezione civile. Se poi i due consiglieri partecipano poco alla vita amministrativa non è certo colpa di Santillo.

Non solo. Il team di Massaro è rappresentato in giunta dall’assessore Luigi Macchia, indicato dal presidente del civico consesso. Spetta a lui fare da anello di congiunzione tra l’esecutivo e RinnoviAmo Orta. Insomma, l’irrigidimento di Massaro e company sembra dettato da motivazioni extra-amministrative. Da qui la difficoltà di Santillo a trovare la quadra. Senza un vero oggetto del contendere messo ufficialmente sul tavolo è impossibile il riavvicinamento tra le parti. In caso di mancato accordo la fascia tricolore è intenzionato comunque a ritirare le dimissioni entro domani per poi presentarsi al prossimo consiglio comunale chiedendo la fiducia in aula.
Nella giornata di domani è in programma anche la conferenza dei capigruppo per predisporre l’odg della prossima seduta consiliare (foto in basso). Al vaglio dell’assise andranno la modifica dello statuto e la rimodulazione della commissione Vigilanza e Garanzie e di quella per le Garanzie statutarie. Inoltre dovranno essere approvate le scadenze Tari per l’anno in corso. La controversa questione delle serre dovrebbe slittare nuovamente. Si attende il frazionamento dei suoli per evitare a qualche consigliere, in primis Pasquale Lamberti e Francesco Lettieri, di incappare in eventuali conflitti di interesse.

Intanto sul fronte giudiziario è arrivato lo stop del Tar al mega impianto fotovoltaico sui terreni agricoli di Orta di Atella. I giudici amministrativi hanno dato ragione alla Coldiretti Caserta che si è opposta al ricorso di sospensiva presentato dalla Duferco Sviluppo contro la revoca dell’autorizzazione disposta dal comune, dopo il primo via libera. Anche l’amministrazione si è costituita in giudizio contro la società bresciana, ma in questo caso l’udienza sulla sospensiva è stata rinviata. La battaglia è tutt’altro che vinta. Per brindare bisognerà attendere la discussione del ricorso nel merito.
Dagli ambienti della maggioranza si dice con insistenza che la mela della discordia tra Santillo e Massaro sia proprio l’approccio sull’impianto fotovoltaico. Il sindaco sarebbe stato sempre contrario, mentre il presidente dell’assise avrebbe assunto una posizione differente, spalleggiato dal suo scudiero Salvatore Del Prete “Magò”. Da qui il deterioramento dei rapporti tra i due anche sul piano personale. Faranno pace? Lo sapremo nelle prossime 48 ore. Per capire a quali patti e condizioni bisognerà attendere qualche giorno.
Mario De Michele
LA CONVOCAZIONE DELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO
