Nicola Russo

Dai banchi della maggioranza l’unico intervento degno di nota, per analisi politica e per una lucida disamina amministrativa, è stato sicuramente quello di Nicola Russo. Durante l’assise di ieri, che ha dato l’ok al rendiconto e una boccata di ossigeno al sindaco finto dimissionario Antonino Santillo, il capogruppo di Orta Prospettiva Futura si è distinto per onestà intellettuale e maturità politico-amministrativa, marcando una netta differenza da tutti i suoi colleghi di coalizione, i quali per l’ennesima volta hanno confuso l’aula consiliare con un palcoscenico teatrale. Memorabile lo scaricabarile sulle passate gestioni di Ciro Palladino, indipendente fino a un certo punto avendo indicato in giunta la nolana Elvira Caccavale, come se in loco non ci fossero professionisti in grado di coprire degnamente la carica di assessore. Sulla stessa falsa riga il presidente del civico consesso Giuseppe Massaro, sponsor ufficiale dell’aversano Luigi Macchia, delegato, guarda caso, ai Lavori pubblici.

Antonino Santillo

Del resto neppure Palladino e Massaro sono ortesi doc, a dimostrazione del fatto che la città è amministrata, peraltro malissimo, da politici e governanti provenienti da fuori. Mai una cosa del genere era avvenuta prima. E non si tratta di campanilismo. È un legittimo e doveroso ragionamento sulla volontà di una parte della maggioranza di escludere deliberatamente il tessuto connettivo cittadino dal governo del paese. La città in mano ai non ortesi. Un fallimento sociale, antropologico e culturale forse più devastante di quello gestionale, costellato da due anni di disastro con il corollario unico in Italia di un sindaco che si dimette due volte, seppure per finta, o peggio ancora per finta, in meno di un biennio di amministrazione. Il bis è arrivato addirittura alle 23.35, suscitando giustamente allarme nelle forze dell’ordine e nel prefetto. Dopo aver gettato la spugna in notturna Santillo infatti è stato ascoltato dal comando dei carabinieri di Caserta.

Ma torniamo all’intervento in aula di Russo. Dopo aver ribadito il sostegno al sindaco e alla giunta per “per portare a termine l’intera consiliatura”, il leader consiliare di Orta Prospettiva Futura ha indagato con puntualità sulle cause dell’ormai permanente fibrillazione nel team di governo. “Ci eravamo illusi – ha dichiarato Russo, a nome del gruppo consiliare e del movimento politico – e speravamo che le scosse di assestamento istituzionali e politiche post-elezioni 2023 fossero terminate. Dobbiamo fare ammenda e registrare che la situazione politica-istituzionale locale è una sorta di bradisismo strutturale senza una fine (tipica dei Campi flegrei). Cambiamenti continui, assenze politiche, che ti lasciano sempre un dubbio: si è aggiuntivi sul piano matematico alla maggioranza, si dà un appoggio esterno, oppure prevale la logica del “ci siamo finché le cose vanno come a noi garbano?”.

Anna Cirillo, Nicola Russo e Raffaella D’Ambrosio ospiti graditi della redazione di Italia Notizie

In rappresentanza dei consiglieri Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio e del movimento politico Orta Prospettiva Futura, Russo non usa mezzi termini sul camaleontismo interessato di alcune componenti della maggioranza. “L’opportunismo per noi è al capolinea. Basta con i giochetti ambigui perché quotidianamente stiamo logorando il sindaco, che comunque ha le sue responsabilità, e stiamo indebolendo la giunta nella quale ci rivediamo”. Sul piano amministrativo il leader consiliare di Orta Prospettiva Futura, giovane capace e perbene, una mosca bianca nel deserto consiliare della maggioranza, non ha alcun timore ad andare controtendenza rispetto alla falsa narrazione social di Santillo e Massaro, riconoscendo anche il lavoro svolto dagli ex esponenti dell’esecutivo di Orta al Centro. Un riconoscimento che potrebbe far storcere il naso a più di un suo alleato. Ma Russo dimostra di avere le spalle larghe. “Entrando nel merito del rendiconto 2024, – afferma – prendiamo atto di due anni di buona amministrazione delle risorse pubbliche grazie al lavoro del sindaco, dell’esecutivo e dei funzionari, ma anche degli ex assessori Florentia Lamberti e Andrea Villano (cugino omonimo dell’ex sindaco, promotore di Orta al Centro, ndr). Un avanzo cospicuo di circa 1.3 milioni di euro e molto impegnativo. Noi concordiamo con le proposte fatte dalla giunta, cioè spendere tutto ciò che è possibile per investimenti, sviluppo ed anche per problemi ordinari”.

Russo elenca e ribadisce le priorità di Orta Prospettiva Futura. “Le nostre stelle polari sono sempre le stesse e tali restano: rinegoziazione delle aree Pip di entrambi gli ambiti per incamerare altri fondi e imprimere un forte slancio allo sviluppo occupazionale; immediata applicazione del piano occupazionale, dove registriamo ancora ritardi, così come indicato dalla Cosfel sul bilancio riequilibrato e dagli stessi revisori sul bilancio di previsione 2025-2027 approvato di recente, oltre che dal rendiconto 2024 (vedi pagina 47 della relazione dei revisori). Tramutando in pratica le nostre istanze chiediamo che nelle more del potenziamento degli uffici competenti attraverso le assunzioni, che richiedono tempi burocratici più lunghi, sia esternalizzato il servizio tributi-riscossione, così come saggiamente fatto dall’Osl negli anni di loro competenza”.

Andrea Villano

Prima di concludere il suo intervento in aula Russo ha posto l’accento su due questioni politiche di primaria importanza. “In primis, il voto favorevole sul rendiconto deve rappresentare un duraturo sostegno a una maggioranza non solo numerica ma anche stabile e non variabile, per cui invitiamo il sindaco a ritirare le dimissioni. In secondo luogo, bisogna smetterla con le strumentalizzazioni sugli ex assessori di Orta al Centro. Orta Prospettiva Futura riconosce, come ribadito in più occasioni, quanto fatto da Lamberti e Villano e non ha mai ricercato colpevoli per utilizzarli come agnelli sacrificali. Consideriamo un errore che Orta al Centro, primo gruppo elettorale alle ultime amministrative, sia passata all’opposizione, quindi come già rimarcato altre volte rinnoviamo l’appello ad Orta al Centro ed agli altri due gruppi di minoranza a riaprire un dialogo sul piano programmatico con l’attuale maggioranza, anche al fine di ritrovare la base di alleanze elettorali”.

Il numero uno consiliare di Orta Prospettiva Futura si sofferma infine sull’aumento dal 30% al 60% dell’utilizzo dei terreni agricoli per la serricoltura. “Non abbiamo fatto e non faremo alcuna crociata contro la delibera sulle serre. È l’esatto contrario, vogliamo votare la delibera che può essere utile a tanti coltivatori di Orta di Atella, ma pretendiamo che l’atto sia formalmente corretto. Così come è stato portato in aula era un atto illegittimo. Diventa difficile comprendere i motivi di questa fretta che, secondo noi, può solo pregiudicare il buon esito finale dell’iniziativa. Ai grandi sofisti di turno – conclude Russo con sarcasmo-, veri e propri nuovi filosofi della materia amministrativa, che vogliono strumentalizzare una posizione di grande trasparenza e legalità, rispondiamo: avete 3 anni di tempo per trovarci una norma statutaria, regolamentare, regionale e nazionale che obblighi i consiglieri comunali a votare o ratificare in maniera passiva un atto deliberativo predisposto da un funzionario. Ricordiamo a questi grandi cultori del diritto amministrativo che le responsabilità penali, amministrative e contabili sono a carico dei componenti del consiglio comunale. Tutti si possono sbagliare nel predisporre una delibera di giunta o di consiglio. Sbagliare è umano”.

Nonostante Orta Prospettiva Futura abbia contribuito a destabilizzare la maggioranza dichiarando guerra a Orta al Centro, o quanto meno non opponendosi alla manovra di Palazzo del quartetto Santillo-Piccirillo-Massaro-Del Prete “Magò”, dobbiamo dare atto a Nicola Russo e al suo gruppo di aver dimostrato un grande senso di responsabilità politica e istituzionale. Per il famoso bene della città sarebbe saggio se Santillo e Massaro, con i rispettivi alfieri, andassero a lezione dal giovane leader di Orta Prospettiva Futura. Stiano tranquilli, sarebbero impartite gratis. Ed estese a Piccirillo e Del Prete “Magò”.

Mario De Michele

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