“Il tragico e disperato gesto del lavoratore della Fiat di Pomigliano d’Arco, che ha tentato di togliersi la vita a seguito della notizia della ulteriore proroga, dopo gia’ tre anni, della Cig, e’ l’ennesimo sintomo della gravita’ della crisi che attraversa la nostra Regione,del clima di disperazione che tocca quanti si vedono privati delle loro certezze economiche, lavorative, di vita, di futuro”. E’ quanto affermano in una nota la Camera del lavoro di Napoli e la Cgil Campania alla notizia del tentato suicidio di un operaio quarantaquettrenne, impiegato nello stabilimento ‘G.B. Vico’ di Pomigliano d’Arco. Il clima di disperazione, aggiunge la nota, e’ “conseguenza anche di un’assoluta incapacita’ dell’attuale amministratore delegato della Fiat di dialogare con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, di proporre piani industriali credibili e in grado di dare certezze e prospettive industriali al nostro paese, alla Campania, ai lavoratori. La stessa ultima vicenda della Irisbus di Grottaminarda e’ l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento miope e irresponsabile”. “La Campania – denuncia la Cgil – rischia l’ennesima grave conseguenza in termini di attivita’ produttive e di occupazione. Il Governo nazionale e Confindustria devono immediatamente intervenire rispetto alla grave crisi sociale ed economica della Campania, che e’ diventata nelle ultime settimane e con il rischio di aggravarsi, insostenibile. La Cgil e’ vicina a Carmine e alla sua famiglia e confida che il lavoro del personale medico dell’ospedale don Bosco possa presto restituirlo ai suoi cari”, conclude la Confederazion