PIEDIMONTE MATESE – Rifondazione comunista correrà da sola. PRC, guidato dal segretario Raffaele Campanile, abbandonerà il tavolo della coalizione di centro-sinistra(almeno tale nella prima fase) che sostiene la ricandidatura del sindaco in carica Vincenzo Cappello.

Per ora il partito rimanda ad una stringata nota apparsa sul sito ufficiale al termine dell’interpartito svoltosi ieri nella sede storica(per essere stata anche quella della DC) del partito democratico in piazza Roma. “ Rifondazione- dice il comunicato- fuori del centro sinistra: Rifondazione Comunista abbandona il tavolo delle trattative per la costituzione del centro sinistra dopo che il partito democratico ha ufficializzato la candidatura di Nicola De Girolamo alla carica di consigliere. Di conseguenza il PRC concorrerà con lista propria alla prossima competizione elettorale”. Nelle prossime ore i partiti avranno una serie di passaggi interni a livello locale e provinciale per valutare la nuova situazione determinatasi(Sel, Socialisti, ed Italia dei Valori).Attesa anche per la riunione del PD. In precedenza Rifondazione avevo preso posizione, in via preventiva, insieme a Sel mettendo una serie di paletti. Pur esprimendo vicinanza e continuità nell’azione politico amministrativa dell’amministrazione Cappello, PRC metteva in guardia dalla “presenza in lista di esponenti della destra piedimontese, paletto ritenuto “un presupposto imprenscindibile per la costruzione di un progetto chiaramente politico”. La presa di distanza era in riferimento alle indiscrezioni(allora) di una candidatura dell’ex assessore delle giunte Sarro, ma con rapporti politicamente raffreddati con il senatore ed ex sindaco,di Nicola De Girolamo, tra i referenti del presidente del consiglio regionale , Paolo Romano (ieri una delegazione dell’area Romano era presente alla riunione insieme a Rifondazione, Popolari Udeur, Pd, Sel e IDV). E’ soprattutto a Romano che Rifondazione si riferisce quando nel precedente comunicato scriveva :” ci teniamo anche precisare che, a nostro avviso, i rapporti tra le diverse figure istituzionali che governano un territorio, dovrebbero basarsi sulla reciproca collaborazione nell’interesse della popolazione e non certo su giochi sottobanco che sanno di inciucio. Non ci risulta che lo “spread” piedimontese sia alle stelle, né che sia nell’interesse dei nostri concittadini sperimentare una qualche sorta di governo tecnico in stile Monti: se altri vogliono avventurarsi su questi sentieri starà a loro assumersi la responsabilità di affossare il centro-sinistra piedimontese”. Insomma la coalizione si avvia a cambiare conformazione, va verso una rimodulazione della propria fisionomia a seguito di queste scosse interne.

Michele Martuscelli

 

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