Presente indicativo: decadenza-scandalo dei consiglieri di Uniti per Cesa. Futuro prossimo: accordo-piroetta con Giovanni Zannini. Il quadro politico locale, che ricorda la macelleria pittorica di Bacon, è a rischio imbrattamento. L’ennesimo. Nella piangente cittadina alle porte di Aversa si può raccontare all’infinito la barzelletta di quel signore che una volta raggiunto il fondo sentì battere sotto i suoi piedi. Partiamo dal presente. A breve avrà sbocco la vicenda incresciosa della cacciata-golpe dall’assise di Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone e Maria Verde. Gli esponenti dell’opposizione saranno ghigliottinati? Forse. Resta la sconcezza dell’avvio del provvedimento-vergogna. In caso di dipartita Raffaele Bencivenga si appresta al trionfale ingresso nel civico consesso. Risultato? Un concesso per nulla civico. Si legge politica, si scrive trasformismo. Pornografia al potere. Eccoci al futuro prossimo. Si è sensibilmente accorciata la distanza tra il sindaco Enzo Guida e il consigliere regionale Giovanni Zannini. L’uomo di Cesa e l’uomo di Mondragone stanno dialogando. Accordo in vista? Molto probabile. Nella sfera del possibile rientra anche il ritorno all’ovile di Giusy Guarino. Il vicesindaco cesano ha gettato nel ripostiglio dei brutti ricordi il dissidio, che sembrava insanabile, con Zannini. In passato ha fatto parte dello staff del presidente della commissione regionale Ambiente. Una pasionaria. Legatissima al deluchiano. Poi lo strappo. Ora la fattibile riconciliazione. L’eterno ritorno del presente, direbbe Nietzsche. Guarino potrebbe fare da cerniera tra Guida e Zannini. E il dualismo sfocerebbe nella sintesi hegeliana. Ma qui la filosofia c’entra poco o nulla. La sorprendente intesa tra l’uomo di Cesa e l’uomo di Mondragone è infarcita di becero pragmatismo. Ccà ‘e pezze e ‘ccà ‘o sapone. La pezza è la disponibilità al dialogo e alla coabitazione. Il sapone è la candidatura alle regionali. Realpolitik? Realskandal, piuttosto. Se non fosse per la nebulosità dello scenario politico campano (terzo mandato di De Luca molto improbabile) la stretta di mano tra Guida e Zannini già ci sarebbe stata. Magari davanti a un caffè. Stessa location dei recenti incontri tra i due. A prendere gli appuntamenti la Guarino. Il pacco-paccotto include anche il vicesindaco. Saldi estivi. Due al prezzo di uno. Le sorti del governatore della Campania si intersecano con i nuovi assetti locali. Zannini seguirà De Luca anche nel baratro della rottura con il centrosinistra? Difficile fare pronostici. In caso di recisione del cordone ombelicale il presidente della commissione regionale Ambiente volgerebbe lo sguardo verso il Partito democratico. I rapporti di Zannini con Stefano Graziano, leader provinciale dei dem, sono ottimi soprattutto sul piano personale. Dall’amicizia alla politica non sempre il passo è breve. Il triplo salto carpiato di Zannini aprirebbe nel Pd un mare di discussione. Il consigliere regionale sarebbe in corsa nel 2025 per la conquista dell’edificio F13 del Centro direzionale. Conseguenza? Il primo seggio della lista sarebbe appannaggio di Zannini, anche perché Gennaro Oliviero è già fuori dal Pd (la condanna a morte è questione di giorni). Gli altri candidati papabili dem come la prenderanno? Male. Spetterà a Graziano trovare la quadra. Non sarà facile. Ma il Signor Sottile è abituato alle sfide impossibili. Saprebbe gestire anche l’approdo di Zannini sulle rive del Pd. I nuovi equilibri democrat regionali e provinciali si riverbererebbero anche a Cesa. Ginotto De Angelis, uomo della sbarra fedelissimo dell’uomo di Mondragone e in procinto di subentrare ai consiglieri decaduti, avrebbe molti impacci. Da nemico giurato di Guida si ritroverebbe il sindaco di Cesa nel team di Zannini. Houston, abbiamo un problema. Situazione scomoda. Scomodissima. Cervicale. E scervellamento. Unica via d’uscita per De Angelis sarebbe restare all’opposizione con una posizione morbida rispetto alla maggioranza. Presente indicativo: decadenza-scandalo dei consiglieri di minoranza. Futuro prossimo: accordo-piroetta con Giovanni Zannini. Ecco lo scenario. Ecco l’uomo di Cesa. Ecco l’uomo di Mondragone. Ecco l’uomo della sbarra. Ecco l’uomo che bussa sotto i piedi di quello che aveva toccato il fondo.
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