“Non ho ritrattato niente. Nell’intervista non ho mai detto che stavo dando la verità su Ustica. Ho detto che portavo avanti l’ipotesi più ritenuta più credibile tra quelle formulate, specificando che non avevo la verità da offrire ma il mio scopo era provocare se possibile un avvicinamento alla verità. E non ho detto a Macron di chiedere scusa ma di occuparsi della cosa: se dimostra che è infondata bene, se no deve chiedere scusa”. Così Giuliano Amato in conferenza alla sede della Stampa estera. “La ricerca di verità da parte delle associazioni delle vittime comincia a diventare irrealizzabile perchè si muore: Purgatori se ne è appena andato, era una voce importantissima, altre che hanno vissuto la vicenda se ne possono andare, visto tutti gli anni passati. Chi ha guidato un aereo potrebbe dire ‘ero io alla cloche di un aereo che quella notte era tra gli altri a ronzare attorno al Dc9′” prosegue Amato. “Il diritto alla verità è anzitutto un diritto dei familiari delle vittime, ma è un diritto che spetta a tutto il Paese”: lo ha detto Elly Schlein, appena arrivata a Parigi per una visita al locale circolo del PD, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle polemiche suscitate dall’intervista di Giuliano Amato sulla strage di Ustica.

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