GALLO MATESE – Il Corpo forestale provinciale di Caserta ha sequestrato su mandato della procura di Santa Maria Capua Vetere due strade e l’area dell’erigendo parco eolico in localita’ Caselle Ianniti, nel comune di Gallo Matese, una delle zone piu’ belle e incontaminate della provincia. Sigilli dunque a due tratti di strada con fondo in pietrisco costipato, ricavati sulle pendici del rilievo montuoso denominato Merza della Volpe, a quota 1020 metri circa sul livello del mare,con interventi di scavo in roccia calcarea. Le strade, propedeutiche alla collocazione di 10 torri eoliche dell’altezza di circa 80 metri e pale del diametro di circa 90 metri, ricavate a mezza costa, per circa metri 350 l’una e di circa 60 metri l’altra, erano state realizzate su terreno demaniale gravato da usi civici in assenza del nulla osta della Regione Campania, nonche’ in difformita’ rispetto al tracciato di progetto per il quale e’ in corso l’iter autorizzatorio. L’area interessata dagli interventi e’ gravata da una pluralita’ di vincoli. La zona, infatti, e’ sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale e inclusa nel settore “Conservazione Integrale” del Piano Territoriale Paesistico – Ambito Massiccio del Matese, nonche’ a quello imposto per scopi idrogeologici. L’area oggetto della realizzazione abusiva delle due strade ricade anche nel Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) “Matese-Casertano”, in applicazione della direttiva “Habitat ” 92/43/CEE. Le indagini hanno evidenziato che, malgrado l’iter di autorizzazione del parco eolico non si fosse ancora perfezionato per la mancata acquisizione di alcuni pareri richiesti nelle prescrizioni dettate dalla Regione Campania, sono stati comunque realizzati i due tratti ora sotto sequestro. La ferita inferta al rilievo montuoso “Merza della volpe”, mediante la realizzazione abusiva della strada lunga 350 metri, e’ ben visibile se si percorre la strada provinciale che dall’abitato di Gallo Matese conduce al vicino paese di Fontegreca. S.S., 34 anni, amministratore della societa’ che deve realizzare l’impianto, e’ stato denunciato, cosi’ come il direttore dei lavori e il titolare dell’impresa esecutrice delle opere. Il sequestro e’ stato convalidato dal gip Antonio Baldassarre.

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