SALERNO – Svuotava società per sottrarre i beni e le disponibilità finanziarie, schermando il tutto con nuove aziende intestate a prestanome, per salvarli dalle procedure di fallimento. Francesco Antonio Fabbrocino, 56 anni, noto alle forze dell’ordine, nipote del boss della camorra Mario, arrestato in Argentina nel ’97, e’ finito in carcere stamattina, insieme ad altre due persone ritenute prestanome, con l’accusa di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

L’operazione – eseguita dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno, diretta dal generale di brigata Salvatore De Benedetto, dai finanzieri dello Scico di Roma e dai colleghi della compagnia di Agropoli – ha portato al sequestro di appartamenti, terreni, aziende e quote societarie per un valore di 40 milioni di euro. L’operazione ha interessato i territori di Agropoli, Castellabate e Torchiara.

 

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