I fedelissimi non la vedono da nove ore. Renata Polverini è rimasta chiusa nelle sue stanze per tutto il pomeriggio, poi a casa. A meditare quello che stamattina aveva detto “qui la storia la faccio finire io”. Dimissioni insomma. Minacciate e ora sempre più vicine.
Ma, secondo quanto si apprende da esponenti pidiellini, il pressing per farle cambiare idea sarebbe tuttora in corso. La presidente della Regione Lazio avrebbe avuto un colloquio con Silvio Berlusconi che in tutti i modi gli avrebbe chiesto di aspettare prima di prendere decisioni definitive. L’ex sindacalista medita. E intanto l’interrogatorio fiume dell’ex capogruppo del Pdl, Franco Fiorito, indagato per peculato nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei fondi regionali, non è ancora finito. L’interrogatorio è tenuto dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti. Fiorito è difeso dall’avvocato Carlo Taormina.
“In merito alla presunta ipotesi di commissariamento del Pdl Lazio si precisa che si stratta di voci del tutto infondate”, precisa l’ufficio stampa del Pdl in una nota. In serata, per discutere dei temi interni al Pdl, si è svolto un incontro a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, il segretario del Pdl Angelino Alfano, Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa. La governatrice Polverini, questa mattina, a due giorni dal discorso in Consiglio in cui ha chiesto rigore senza condizioni, è tornata a parlare di dimissioni. E ha puntato l’indice sul Consiglio: “non hanno capito che bisogna fare, invece si procede in una lotta intestina. O questa storia finisce oggi, o finisce per tutti perché la faccio finire io, sono stanca”. Insomma, come dire: dopo tanto parlare, stiamo di nuovo al punto di prima. E anzi, tirate in mezzo me. Venerdì ci sarà l’atteso voto in Consiglio sui tagli.
“Sono stanca, molto stanca” ha detto però oggi. Forse abbastanza da farla cedere? Nel pomeriggio circolano voci di imminenti dimissioni comunicate agli assessori, ma i diretti interessati smentiscono. Nessuno degli assessori interpellati dall’Ansa ha detto di essere stato informato da Polverini dell’intenzione di lasciare l’incarico. Un segnale, di certo, la presidente l’ha dato all’ora di pranzo quando, come aveva preannunciato, ha varcato i cancelli del Viminale per incontrare il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, per informarsi sui tempi tecnici del ritorno al voto. Come a dire: faccio sul serio, prendo le misure.