Striscia la Notizia, in onda da domani su Canale 5, celebra la sua venticinquesima edizione con un nuovo sottotitolo: ”La voce dell’insolvenza” (significato di ”insolvenza”, dal Dizionario Treccani: il fatto di non far fronte alle obbligazioni assunte, di non pagare un debito contratto). Al timone, il mattatore e attore del piccolo e grande schermo Ezio Greggio, che conduce Striscia fin dalla sua prima edizione, e la bellissima e brillante showgirl Michelle Hunziker.
La coppia ha esordito a Striscia nell’edizione 2004/2005, raggiungendo quest’anno la nona stagione consecutiva. Striscia la Notizia, il Tg satirico ideato e scritto da Antonio Ricci, immancabile appuntamento dell’access prime time di Canale 5, rappresenta un vero e proprio record di longevita’, essendo riuscito in questi cinque lustri ad attraversare piu’ generazioni di telespettatori e un gran numero di accadimenti esterni della societa’, confermandosi, anno dopo anno, come il programma piu’ visto dalla platea televisiva.
Nato nel 1988 con l’intento di ”battere la comicita’ di Bruno Vespa”, negli anni Striscia ha consolidato sempre di piu’ il suo successo di pubblico e di critica, fino a diventare non solo un appuntamento quotidiano, ma un punto di riferimento per i telespettatori italiani, veri e propri coautori del programma. Vale la pena ricordare cos’era l’Italia del 1988 e cos’e’ successo tra allora e oggi: si pensi a Tangentopoli, alla nascita dell’euro, all’11 settembre, all’economia dei call-center, agli abbagli delle facili promesse, alla crisi recessiva del 2007-2010, fino a quella odierna, e cosi’ via. Anche il ritmo dell’innovazione del programma ha seguito i tempi e i fatti, anzi spesso Striscia la Notizia li ha anticipati, li ha messi in luce, tanto da venire recepita come una finestra sul mondo, un vero e proprio fenomeno di contro-informazione. Grazie al suo ”format flessibile”, Strisciaha saputo conservarsi e innovarsi senza perdere mai identita’ e riconoscibilita’, mettendo a punto negli anni una formula del tutto peculiare ed estremamente precisa, che ha permesso al programma di Antonio Ricci di instaurare un forte rapporto di fiducia con il suo pubblico.
La missione di Striscia? Usare un linguaggio che permetta ai telespettatori, sostenendoli sempre con una lunga, inesauribile vena comica e satirica, di affrancarsi da un pensiero unico, da un’unica voce televisiva, da un latente pericolo per la pluralita’ del pensiero e della democrazia. Ma anche scoprire la natura illusoria della televisione, svelando mistificazioni, manipolazioni, omissioni all’ordine del giorno in particolare nei telegiornali e nei programmi di informazione. Vale sempre il detto: ”La Tv e’ finzione”. Fin dagli esordi il Tg satirico ha rivoluzionato il panorama televisivo e non, e sviluppato uno stile d’intrattenimento, conduzione, inchiesta assolutamente originale, portando alla luce scena e retroscena della vita sociale, politico-economica e culturale del nostro Paese.