L’assemblea dei parlamentari M5S, riuniti oggi in un albergo romano, ha bocciato la proposta della ‘passeggiata’ di accompagnamento dei neoeletti da piazza del Popolo alle Camere venerdì 15, giorno dell’insediamento. Due terzi dei neoeletti hanno votato contro dopo che molti hanno sottolineato il rischio di alimentare gli accostamenti del Movimento al fascismo.

L’idea, secondo quanto viene riferito, era stata avanzata dal deputato Alessandro Di Battista, che ha proposto ai neoeletti di compiere venerdì mattina “una passeggiata di accompagnamento dei neoeletti con famiglie e bambini”. L’idea era quella di partire da piazza del Popolo e arrivare a Palazzo Madama, per quella che doveva essere una passeggiata e non un corteo. “Sulla questione sono uscite oggi informazioni sbagliate, quella che dobbiamo fare non sarà una marcia su Roma”, ha provato a spiegare il deputato eletto nel Lazio, che aveva anche contattato la Questura per avere le autorizzazioni necessarie. Alla sua proposta sono seguiti interventi a favore ed altri contrari ma il capogruppo al Senato Vito Crimi ha preso la parola per dirsi contrario. “Non deve passare il concetto che ci facciamo accompagnare come dei bambini al primo giorno di scuola. Abbiamo una dignità, siamo persone serie e non deve passare il messaggio che festeggiamo perche abbiamo vinto ma che andiamo lì per lavorare”, osserva Crimi. Altri interventi sottolineano la necessità di evitare di essere accostati al fascismo rinfocolando polemiche che già si sono affacciate sul movimento gli scorsi giorni. Alla fine la mozione viene bocciata con circa due terzi dei presenti contrario.

Non solo argomenti di ordine organizzativo: alla riunione dei neoeletti parlamentari a cinque stelle sarebbe spuntata anche l’ipotesi di una consultazione tra gli attivisti sulla questione dell’alleanza o dell’appoggio ad un governo presieduto dal Pd. Secondo quanto si apprende da fonti interne al movimento la questione sarebbe stata infatti posta da una minoranza in occasione della riunione che si sta tenendo in un albergo romano per decidere aspetti organizzativi in vista dell’insediamento dei parlamentari.

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