Primo ciclo di chemioterapia per il boss mafioso Matteo Messina Denaro questa mattina nell’ambulatorio realizzato ad hoc nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila. Il 60enne non ha avuto reazioni collaterali e, secondo quanto si è appreso, è in buone condizioni. È atteso nel pomeriggio di oggi un georadar della Polizia che sarà utilizzato nel covo del boss Matteo Messina Denaro trovato ieri sera dalla Polizia. Gli uomini della Polizia scientifica entreranno con il georadar nell’appartamento di Campobello di Mazara (Trapani) che fu abitato da Messina Denaro fino al giugno del 2022, come scoperto dagli investigatori. Nel giugno, come hanno scoperto gli investigatori, il capomafia ha lasciato quella abitazione per andare nell’appartamento di vicolo San Vito. Perquisizioni a tappeto a Campobello di Mazara e non solo da parte delle forze dell’ordine, nell’ambito delle indagini sull’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Stamane sono stati controllati l’abitazione di un legale, l’avvocato Antonio Messina, che si trova in via Selinunte, di fronte la casa di Salvatore Messina Denaro, fratello del boss, già perquisita lunedì scorso. L’abitazione estiva del legale a Torretta Granitola, sul litorale di Mazara del Vallo, nei pressi della sede dello Ias Cnr e un altro immobile in via Galileo Galileri a Campobello di Mazara. «La versione dei fatti fornita dall’indagato, l’autista Luppino, è macroscopicamente inveritiera, non essendo credibile che qualcuno, senza preavviso, si presenti alle cinque del mattino a casa di uno sconosciuto per chiedergli la cortesia di accompagnarlo in ospedale per delle visite programmate, in assenza di una situazione di necessità e urgenza». Ecco perché il gip di Palermo Fabio Pilato ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico di Giovanni Luppino, l’ autista del boss mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato con il capomafia lunedì mattina alla clinica Maddalena. «È noto che il ruolo di autista costituisce compito estremamente delicato e strategico nell’organizzazione interna di cosa nostra, soprattutto per le esigenze di cautela e protezione dei capi mafia. Ne consegue che l’incarico viene assegnato a persone di massima fiducia, in grado di garantire segretezza, sicurezza ed affidabilità degli spostamenti – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare visionata dall’Adnkronos – Una simile funzione tocca il massimo livello di accortezza se poi il soggetto accompagnato sia addirittura il vertice assoluto dell’organizzazione criminale, costretto a destreggiarsi in un trentennale stato di latitanza». «Nel caso di specie, non v’è dubbio che Luppino abbia consapevolmente e diligentemente adempiuto a tale mansione fiduciaria, poiché in tal senso depongono le acquisizioni investigative – scrive ancora il gip – Invero, basterebbero le semplici qualità soggettive di messina Denaro ad escludere la versione che questi possa essersi affidato ad un ignaro quisque de populo, incontrato di sfuggita sei mesi addietro, ed avvalorare la tesi accusatoria che Luppino sia stato prescelto per uno spostamento ad alto rischio, proprio in virtù della massima fiducia che il capo mafia riponeva in lui».

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