Esprimo, a nome anche di molti iscritti e simpatizzanti del P.D. di Carinaro, tutto il mio stupore nel venire a sapere che è stata convocata per il 19/05/2015 l’Assemblea del partito per discutere di problemi finanziari del circolo e delle imminenti elezioni regionali. Le ragioni di questa meraviglia risiedono nel verificare che, dopo un anno di assoluto silenzio e di completa paralisi del partito e nonostante le nostre continue sollecitazioni, firmate anche da tanti altri iscritti, vi sia ancora chi, nel circolo di Carinaro o nel Partito provinciale, non avverta la sensibilità di aprire una discussione politica su quanto è successo nel PD di Carinaro e soprattutto sulla nascita di una lista politicamente ibrida, che non ha mai ricevuto la ratifica degli organi statutari, sulla nomina di un commissario completamente assente dal paese, inadeguato al raggiungimento degli obiettivi di riappacificazione che erano alla base della sua “mission”, ed infine sul maldestro tentativo di “dopare” e “falsificare“ il tesseramento. Alla luce dei nodi tutt’ora irrisolti, la predetta convocazione ci appare francamente come un vera e propria provocazione ! Quelle appena accennate sono le ragioni vere della profonda crisi che vive il nostro partito locale, la vera causa dello spappolamento di un progetto politico di centro-sinistra per il quale, insieme a tanti altri amici e compagni, mi ero speso negli ultimi 20 anni e che aveva concorso ad assicurare alla nostra comunità straordinari successi sul terreno del progresso civile. Ritengo perciò che bisogna partire da un leale e franco confronto sui predetti temi ed estenderlo poi a tutte le altre sensibilità di sinistra esistenti sul territorio nella speranza di rilanciare l’immagine di un partito forte e coeso, capace di riavviare il progetto di sviluppo della nostra comunità, oggi più che mai in sofferenza anche per le intervenute preoccupazioni legate alla recente decisione di chiusura degli stabilimenti di Carinaro ad opera della Whirpool (ex Indesit) e per avviare il processo di rinnovamento della classe politica cittadina. Far finta che non sia invece successo niente, non vedere che il rapporto personale all’interno del nostro circolo si è così fortemente deteriorato da superare i limiti di tollerabilita`previsti dalle piu`elementari regole del vivere civile o, infine, coltivare propositi di “annessione” in favore del vincitore di un progetto discutibile, fondato su radici politicamente fragili e contraddittorie tra loro e non rappresentativo di tutto il PD del paese, rappresenta il peggiore viatico per tentare di far guarire un malato grave quale è oggi il PD di Carinaro. Per queste ragioni e fino a quando la discussione non verrà canalizzata entro percorsi politicamente corretti, continueremo a non partecipare ad alcuna riunione. Quelli che amano il PD daranno sicuramente il loro contributo per un buon risultato del nostro partito, indipendentemente dalle riunioni che si intendono mettere in campo. Noi, come gia` ampiamente dimostrato in occasione delle primarie che hanno portato alla candidatura di De Luca, faremo la nostra parte. La stessa situazione finanziaria del circolo di cui si vorrebbe discutere appare problema del tutto marginale, quasi insignificante rispetto alla esigenza di un chiarimento politico di fondo, finalizzato al recupero del clima unitario, che è la sola cosa che oggi più ci interessa.

Mario Masi e un gruppo di iscritti e simpatizzanti PD

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