”Per più di due mesi moltissimi cittadini hanno rinunciato a curarsi, ora con il nuovo anno ci sarà un assalto ai nostri studi per avere le prescrizioni e fare gli esami che non si sono potuti fare prima. Napoli vive una situazione inaccettabile per qualsiasi altra città europea”. É l’allarme che lanciano, a nome dei medici di famiglia, Corrado Calamaro e Luigi Sparano, leader della Fimmg Napoli. ”É una vergogna alla quale i medici di famiglia sono stanchi di assistere inermi. Troppe volte negli ultimi tempi abbiamo assistito alla rinuncia alla cure da parte di cittadini-pazienti che hanno dovuto scegliere tra pagare le bollette e una risonanza o una tac” aggiungono. ”Le notizie che ci arrivano dal territorio, dagli studi dei nostri associati ci preoccupano e ci fanno pensare che per colpa dell’esaurimento dei tetti di spesa ora stiamo per assistere ad un vero e proprio assalto, che avrà come conseguenza un enorme stress lavorativo per i medici di famiglia e peggio ancora un pesante disservizio per i cittadini che saranno costretti a lunghissime attese nei nostri studi”. La Fimmg Napoli conta 1.200 associati, per un totale di più di 1.500 studi sul territorio. Questo significa un bacino d’utenza che è di circa 1 milione 400 mila cittadini. ”Questi – aggiungono i leader della Fimmg Napoli – sono i numeri del più moderno dramma della sanità partenopea. Si pensi solo ai malati oncologici, che a Napoli e provincia in molti casi sono costretti a rimandare di mesi i controlli periodici. Ogni medico di famiglia ne conta a decine, uomini e donne che hanno posticipato al primo trimestre del 2016 gli esami che avrebbero dovuto fare nel quarto trimestre 2015. Una vergogna. Queste persone hanno fatto il conto alla rovescia non per brindare al nuovo anno ma ai nuovi budget. Perché finalmente potranno sapere se il tumore è in remissione o se invece è tornato”. Concludono i dirigenti della Fimmg: ”Queste le condizioni nelle quali i medici di famiglia sono costretti a lavorare ogni giorno, con un numero di prestazioni incredibile, 22 mila l’anno per ciascun medico. Numero impressionante, più di 85 prestazioni al giorno. Numeri per i quali negli studi dei medici di famiglia si creano poi le enormi file che tutti conoscono”.

 

 

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