Il bando per la progressione economica orizzontale dei dipendenti ad Orta di Atella è un’opportunità per ottenere un trattamento economico migliore. Come stabilisce il Contratto Collettivo Nazione di Lavoro ciò viene deliberato sulla base della contrattazione decentrata con i sindacati che intervengono per stabilirne i criteri della selezione. Ad Orta c’è stata la contrattazione necessaria e l’approvazione della stessa il 19 settembre scorso, durante l’amministrazione Villano, approvata poi in giunta il 6 novembre su proposta dell’assessore al Personale Giuseppe Roseto e con pareri favorevoli del segretario Anna Damiano e del responsabile del settore finanziario Domenico De Biase, giusto in tempo prima dello scioglimento per camorra dell’ex amministrazione Villano.

Il bando di selezione è stato pubblicato poi, sulla base di ciò che era stato stabilito tra settembre e ottobre tra rappresentanti dei sindacati e parte politica, il 30 dicembre in pieno periodo festivo. Essendo stato pubblicato durante le feste natalizie molti membri del personale non erano in servizio o erano in ferie e hanno potuto sapere della possibilità della progressione solo a poche ore dalla scadenza del bando. Tra weekend e festività molte domande sono state redatte all’ultimo e alcuni non sono riusciti a presentarle o le hanno presentate in maniera incompleta per i tempi ristretti. La domanda doveva essere consegnata entro il 13 gennaio, ma il 14 gennaio salta fuori una proroga fino al 31 gennaio. Quali sono le ragioni di tale proroga dal momento che il termine fissato dei 15 giorni era proprio il minimo che si potesse scegliere per un bando di selezione interna? Si potevano stabilire sin da subito dei termini più ampi. Qualcuno non è riuscito a presentare la domanda in tempo? E soprattutto non sembra corretta tale proroga nei confronti di quanti si sono affannati a presentare la domanda incompleta pur di consegnarla.

Andiamo avanti. Possono partecipare alla selezione, come stabilito nella delibera della contrattazione decentrata, coloro che al 01/01/2019 abbiano maturato 2 anni di servizio presso la sede comunale e che al 30 dicembre risultassero ancora in servizio non avendo a proprio carico provvedimenti disciplinari degli anni 2017/2018. Anche questo appare strano. Si è data l’opportunità anche a tutti coloro che sono stati rinviati a giudizio per il processo instauratosi sullo scandalo dell’assenteismo sul posto di lavoro. È vero che fino al terzo grado si è ritenuti innocenti ma qualora qualcuno di questi dipendenti dovesse risultare colpevole come la mettiamo? Viene dato loro anche un premio? Altro punto critico: “Viene escluso chi nel corso dell’anno 2019 non ha raggiunto un quantitativo di ore di presenza in servizio pari al 70 %”.

Ma che criterio è? Praticamente potrebbe tranquillamente capitare che un lavoratore impeccabile per tutta la sua carriera e che abbia avuto record di presenze negli anni sia escluso sulla base degli ultimi mesi. Possibile che per motivi personali o di forza maggiore esclusivamente nell’ultimo anno si sia dovuto assentare un po’ in più. È motivo sufficiente di esclusione? Viceversa chi quest’anno è stato tutti i giorni al lavoro nella casa comunale negli precedenti è potuto risultare inadempiente. Ma non finisce qui. I titoli valutabili sono solo quelli che sono stati ottenuti dopo l’ultima Peo (che al comune di Orta di Atella ci risulta sia stata nel 2009). Possibile che ci possa essere effettivamente un discrimine di valore tra un corso seguito, ad esempio, nel 2008 e uno seguito nel 2009? Dulcis in fundo, sempre per quanto riguarda la valutazione, i dipendenti dovevamo obbligatoriamente corredare la loro domanda con una relazione dettagliata sulle attività svolte nell’anno 2019.

In mancanza di questa subentra valutazione della commissione che procederà ad assegnare i punteggi sulla base della relazione del responsabile di settore. Ma non dovrebbe essere il contrario? I dipendenti sono valutati dal dirigente e dal nucleo di valutazione (ad Orta attualmente pare sia assente) a prescindere. Sulla base di questo resoconto ufficiale dovrebbero essere calcolati i punteggi. Non in ragione di una propria autovalutazione. Sarebbe troppo facile. Una similare autovalutazione doveva essere presentata anche per il triennio precedente al 2009. Infine perché non è considerata l’anzianità di servizio? I misteri di Orta di Atella.

Valentina Piermalese

 

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