I tre alpinisti del Soccorso alpino morti oggi sul Cridola stavano arrampicando probabilmente per allenare il piu’ giovane, ed aspirante soccorritore, del gruppo. I tre – secondo fonti del Soccorso alpino – erano impegnati in una via classica, la Dino e Maria, dallo sviluppo di 250 metri che sale lungo un colatoio.

La difficolta’ era, per loro, del tutto banale trattandosi di un 4/o-5/o grado inferiore. I tre, secondo le prime informazioni, sono precipitati dopo il primo o il secondo tiro di corda a nemmeno un centinaio di metri di salita. Secondo i soccorritori i tre in cordata avrebbero fatto – secondo prassi – una ‘sosta’ su un terrazzino ancorandosi ai chiodi ma si potrebbe essere verificato un cedimento degli stessi che li ha fatti precipitare. Andrea Zanon, 38 anni, di Chies d’Alpago (Belluno) faceva il falegname, Maudi De March, 36 anni, di Chies d’Alpago era un insegnante, e David Cecchin, giovane aspirante del Soccorso alpino di 28 anni residente a Belluno si era da poco laureato. I corpi recuperati dai colleghi con l’ausilio dell’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore sono stati composti nella cella mortuaria di Domegge (Belluno) e dovrebbero essere trasferiti nelle prossime ore a Belluno dove verra’ allestita la camera ardente.

 

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