“I giornalisti della Campania dicono ‘no’ all’articolo 8 della manovra finanziaria sui licenziamenti facili. Proclamano lo stato di agitazione e, d’intesa con la Federazione Nazionale Stampa Italiana, sono pronti a sostenere l’eventuale ricorso alla Corte Costituzionale e al Referendum abrogativo”.
Questa la deliberazione degli Stati denerali dell’informazione regionale che all’unanimita’ “hanno deciso di porre in atto tutte le azioni di lotta necessarie a superare il momento di crisi della categoria, contrastando ogni tentativo, dentro e fuori le redazioni, di limitare la liberta’ di stampa e l’autonomia della professione”. Ai lavori hanno partecipato oltre 300 giornalisti, tra cui il presidente dell’Odg Enzo Iacopino, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, il vicepresidente vicario dell’Inpgi, Maurizio Andriolo, il consigliere Cda Casagit, Alfonso Pirozzi, il segretario dell’Usigrai Carlo Verna, il vicepresidente dell’Odg Piemonte Ezio Ercole,il vicepresidente Odg Lazio Gino Falleri e i componenti di giunta Fnsi, Domenico Falco (vicepresidente Odg Campania) e Carlo Parisi (segretario sindacato Giornalisti Calabria). Questi i punti salienti emersi al termine dei lavori che hanno ribadito l’unita’ della categoria pronta ad affrontare le sfide del futuro: Tempi rapidi per l’approvazione della proposta di legge sull’equo compenso; vigilanza della Fnsi sull’accesso ai fondi pubblici per riorganizzazioni aziendali in relazione agli stati di crisi e verifica sistematica dei risultati e delle ricadute occupazionali in tutte le aziende editoriali che abbiano finora usufruito di denaro pubblico; la garanzia del sostegno pubblico all’editoria solo se legato strettamente al mantenimento dei livelli occupazionali e alla creazione di nuovi posti di lavoro in grado di assorbire stabilmente colleghi precari o disoccupati. Il finanziamento pubblico all’editoria non puo’ essere soltanto un regalo agli editori; 4) le pubbliche amministrazioni, sull’esempio della Regione Campania, recepiscano la legge 150/2000; gli organismi di categoria intensificheranno le azioni di contrasto a violazioni normative, deontologiche e contrattuali, per impedire ogni forma di conflitto o commistione di interessi e per assicurare la massima trasparenza e correttezza nello svolgimento dell’attivita’ professionale; 5) impegno a moltiplicare le azioni a tutela dei colleghi impegnati nella cronaca nei territori a rischio criminalita’; 6) corsi gestiti dallla categoria per formare anche chi non ha la possibilita’ di frequentare le redazioni; 7) difesa dell’unita’ dell’Ordine dei giornalisti e sostegno a una nuova proposta di riforma che rispetti le indicazioni del Consiglio nazionale; 8) Impegno di tutta la categoria a difesa dell’autonomia di Inpgi e Casagit nella tenuta del welfare di categoria per la tutela di contrattualizzati e precari.