MONDRAGONE – La Provincia di Caserta ha completato il progetto di riqualificazione ambientale del laghetto artificiale tra Castel Volturno e Mondragone finalizzato alla realizzazione di una darsena per pesca professionale e diporto nautico con annesso un mercato dei prodotti ittici a km zero a valersi su fondi FEP.

L’intervento mira a recuperare un territorio in cui la criminalità organizzata ha tratto enormi profitti con l’estrazione dei materiali di cava, dando origine ai famigerati laghetti, divenuti nel tempo discarica abusiva di ogni genere di rifiuto. Nel nuovo porto che ospiterà circa 500 posti barca di lunghezza inferiori ai 10 metri (in modo da non interferire con la recettività del porto di Pinetamare), oltre al mercato ittico e al punto sanitario di controllo del pescato in sbarco, é previsto un ristorante specializzato, su disciplinare provinciale, nella somministrazione esclusiva di prodotti IGT, DOC, DOP, DOCG di Terra di Lavoro; sono altresì previsti recapiti delle Capitanerie di Porto di Mondragone e di Castel Volturno, oltre che posti barca dedicati alle vedette delle forze dell’ordine nonché ai gommoni delle riserve naturali della zona. “La domanda di nautica da diporto lungo la costa di Terra di Lavoro – ha dichiarato il presidente dell’Ente di corso Trieste Domenico Zinzi – è attualmente soddisfatta con modalità non conformi agli standard. Il tutto avviene in un territorio sottoposto a regime di tutela da accordi e norme Internazionali (zona Ramsar dei Variconi), nazionali (Riserva di Licola e Foce Volturno) ed europee (Zone di Protezione Speciale e Siti di Interesse Comunitario)”.

“Come Sindaco e come Consigliere provinciale” commenta Giovanni Schiappa “vedo il risultato concreto di importanti attività progettuali alle quali sto dedicando il massimo impegno. Le grandi potenzialità del nostro litorale sono state per troppo tempo dimentaicate o mal sfruttate. Oggi possiamo recuperare rapidamente il tempo peduto. La creazione di una darsena per la pesca professionale e per la nautica di diporto rappresenta la grande occasione che il nostro territorio cercava. Riusciremo a recuperare un gap infrastrutturale che ci penalizza oltre modo”

L’intervento proposto va a ripianare il divario tra domanda legittima ed offerta illegale, fornendo contemporaneamente un elevato contributo simbolico nel recupero di un territorio violentato dalle attività illecite poste in essere dalla criminalità organizzata, che ha tratto enormi profitti dalla scellerata estrazione di materiali di cava, dando origine ai famigerati laghetti, divenuti nel tempo discarica abusiva di ogni genere di rifiuto.

Nelle darsene è previsto ogni genere di presidio infrastrutturale per soddisfare i parametri per la gestione ecocompatibile degli scarichi e dei rifiuti prodotti a bordo. I servizi di bunkeraggio (rifornimento di carburante alle imbarcazioni) saranno per la prima volta forniti lungo la costa casertana, con enorme beneficio verso il controllo degli sversamenti accidentali in ambiente marino costiero.

Il costo stimato dell’intervento è di circa 30 milioni di euro, di cui circa 15 destinati alla bonifica del sito, oggi in mano quasi interamente a privati. La redditività prevista da business plan assurge a circa 700/800mila euro annui con un indotto occupazionale diretto di circa 20 unità.
“Il progetto proposto dalla Provincia di Caserta” prosegue Giovanni Schiappa “Rappresenta anche una grande occasione di occupazione specialmente per i più giovani. Ripeto, parliamo di un intervento che permette al nostro litorale di recuperare investimenti, occupazione e legalità, grazie ad una grande sinergia territoriale”

 

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