Gli avvocati del dentista Francesco Rocca, di 43 anni, ritenuto il mandante dell’omicidio della moglie, Dina Dore, avvenuto nel 2008 a Gavoi, hanno chiesto la revoca della misura cautelare per il loro assistito che si trova ancora rinchiuso nel carcere cagliaritano di Buoncammino.

I difensori avv. Angelo Manconi e Mario Lai hanno anche avanzato la domanda di trasferimento del procedimento da Cagliari a Nuoro per competenza territoriale. Infatti inizialmente le indagini si sono indirizzate verso il sequestro di persona e pertanto l’inchiesta era stata affidata alla Dda di Cagliari. Secondo i difensori, pero’, si sarebbe trattato di un omicidio e quindi gli atti dovrebbero passare alla Corte d’Assise di Nuoro. Sara’ comunque il Tribunale del Riesame a esprimersi in tempi brevi. Intanto ieri sera agli avvocati di Rocca e di Pier Paolo Contu, di 23 anni, il giovane che secondo l’accusa sarebbe uno dei presunti killer e che si trova nel carcere di Sassari, minorenne all’epoca dei fatti, e’ stata notificata la richiesta della Dda di Cagliari per un incidente probatorio in merito all’interrogatorio di quattro giovani del paese che potrebbero sapere come si sono svolti i fatti e con i quali Contu si sarebbe confidato. Nei giorni scorsi era stata per prima la Procura dei minori di Sassari a chiedere l’incidente probatorio per i quattro giovani ed ora l’interrogatorio si potrebbe svolgere congiuntamente con i magistrati di Cagliari e Sassari. Su queste ultime richieste sara’ il Gip a pronunciarsi probabilmente fra una settimana. Dina Dore venne uccisa il 26 marzo 2008. Per gli inquirenti il marito della vittima avrebbe promesso un compenso, di 250 mila euro, che non sarebbe stato pagato, a Contu per sbarazzarsi della moglie con la quale si erano degenerati i rapporti anche per la presenza di una nuova donna.

 

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