Ha conosciuto la violenza a 5 anni. La violenza del branco: sono tre i ragazzini, tra i 15 e i 16 anni, che l’avrebbero attirata, qualche giorno fa, in un casolare, a un tiro di schioppo dal comprensorio di case popolari di un paese della provincia di Taranto, dove la piccola risiede, e costretta a subire abusi sessuali che non e’ stato reso noto se siano giunti sino allo stupro.

Una terribile storia della quale si conoscono per ora pochi elementi, tuttavia sufficienti a comprendere l’angoscia della piccolina per un’aggressione da incubo. Un’altra brutta storia arriva dal Veneto, ancora una volta le vittime sono due piccoline: una bambina italiana di 8 anni e una filippina di 12 che oggi, sentite dal gip di Vicenza Stefano Furlani, nel corso di un incidente probatorio, avrebbero confermato le violenze subite durante le visite mediche del pediatra Domenico Mattiello, 64 anni, arrestato il 14 giugno scorso. La bambina piu’ piccola ha riferito che il dottore l’avrebbe toccata nelle parti intime in un momento in cui la madre era uscita dallo studio; la ragazzina filippina avrebbe invece subito l’attenzione morbosa dell’uomo in piu’ occasioni. Anche la piccolina di Taranto ha raccontato con precisione, prima ai genitori poi agli investigatori, con l’aiuto di una psicologa, le fasi dell’aggressione subita. I ragazzi, che molto probabilmente la piccola conosceva e dei quali si fidava, a turno l’avrebbero costretta a subire atti sessuali. Poco prima, l’avevano attirata in un vicino casolare con delle caramelle mentre, in un’assolata e afosa giornata estiva, giocava sotto casa con le amichette. Sono poche le notizie filtrate perche’ c’e’ massimo riserbo da parte degli inquirenti. Uno dei tre ragazzi sarebbe stato identificato, ma nessun provvedimento e’ ancora stato adottato nei suoi confronti perche’ i carabinieri stanno verificando il racconto che la bambina ha fatto, anche con disegni. La squallida storia e’ maturata in un contesto di profondo degrado. I tre ragazzini avrebbero abusato della bimba per diversi minuti: ad un certo punto, pero’, avrebbero udito rumori all’esterno e sono fuggiti lasciando la piccola nel casolare. I suoi genitori la stavano gia’ cercando, ma la violenza era stata consumata. L’indagine e’ stata avviata dopo la denuncia presentata dai genitori della piccola, ai quali la bambina ha raccontato subito dell’aggressione, del resto evidente da segni sul suo corpo e dai suoi pantaloni strappati: i genitori hanno notato anche macchioline di sangue su indumenti della piccola. L’hanno quindi accompagnata in ospedale, dove la bambina e’ stata visitata e sottoposta a cure.

 

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