Versioni contrastanti sulla sorte del piccolo Jason, il bimbo di due mesi scomparso a Folignano. Denny Pruscino, il padre di Jason, “ha detto ai magistrati che il bimbo è vivo e ha anche indicato il luogo dove si trova. La procura ha avviato gli accertamenti opportuni”, ha detto l’avvocato Felice Franchi, che assiste Prusciano, ai giornalisti al termine dell’interrogatorio del suo assistito, durante l’udienza di convalida del fermo.

La misura nei confronti dei genitori del piccolo era scattata dopo che la madre, Katia Reginella, aveva dichiarato che il bimbo era morto per una caduta. E la donna, anche oggi, ha confermato la sua versione originaria, ossia che il bimbo è scivolato dal letto mentre gli stava cambiando il pannolino. Jason, sempre secondo quello che sostiene la madre, che in quel momento era a casa da sola, sarebbe morto subito. In seguito si sarebbe sbarazzata del corpicino lasciandolo sul ciglio della strada a Castel Prosino, dove le ricerche dei carabinieri sono state però infruttuose. L’ennesima ‘verità’ di Denny. “Voglio dire la verità, tutto quello che so”, ha esordito Pruscino davanti al gip. In realtà l’uomo ha fornito varie versioni sull’accaduto: dalla prima che concordava con quella della moglie – “l’abbiamo nascosto perché non ce lo togliessero” – all’ammissione di averlo trovato morto “disteso sul letto” al ritorno a casa dal lavoro fino a quella di oggi, secondo lui Jason è vivo. Al magistrato Denny ha fornito indicazioni ed elementi per rintracciare il neonato, su cui ha immediatamente cominciato a lavorare, nel più stretto riserbo, il sostituto procuratore Carmine Pirozzoli. Durante l’interrogatorio, Pruscino ha ammesso di non essere il padre biologico del bambino (nato da una relazione di Katia Reginella con un ragazzo di qualche anno più giovane, ndr.). “Non è figlio mio – ha detto – ma è come se lo fosse”. E ha dato anche una spiegazione sulle frasi intercettate in cui con la moglie parlava di una possibile fuga o allontanamento di Katia: “Speravo che lei partisse per andare da Jason”. Il quale per altro, allattato artificialmente, non avrebbe comunque bisogno della presenza costante della madre. Pruscino, secondo il suo legale, “è una persona lucida che lavora e che non ha problemi di droga o alcol”. le sue dichiarazioni, “senza creare false illusioni”, aprono uno spiraglio. “La speranza di tutti è che il bimbo sia ritrovato”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui