C’è solo l’Atalanta nei pensieri di Maurizio Sarri. Dopo la batosta dell’Olimpico, la squadra si è ritrovata oggi a Castel Volturno e l’allenatore ha riunito i calciatori ma, come al solito, sulle parole ha preso il sopravvento la necessità di lavorare sul piano atletico e su quello tattico, rimanendo concentrati. Per non disperdere il patrimonio accantonato fin qui, nel corso di una stagione che a tratti è stata anche esaltante, c’è bisogno di un altro sforzo. Il Napoli deve ritrovare prima di tutto compattezza e per ottenere lo scopo non c’è una medicina migliore del lavoro. Questa, almeno, è la filosofia che ha sempre ispirato Sarri e l’allenatore non intende certo deflettere proprio ora che, nonostante la sconfitta contro la Roma, il risultato, importante e prestigioso, è a portata di mano. I giocatori sono rimasti per un giorno e mezzo in famiglia, cercando di smaltire le tossine accumulate nei muscoli ed i cattivi pensieri che ne hanno inevitabilmente affollano le menti. Sarri ha riservato a chi ha giocato a Roma prima una buona dose di lavoro aerobico e poi una partitina a porte piccole. Gli altri uomini della rosa hanno disputato una partitina a campo ridotto. Domani è prevista una doppia seduta nel corso della quale l’allenatore comincerà a mettere a punto, come fa sempre nel preparare la gara, i dettagli tattici dell’operazione-Atalanta. Al momento è difficile fare previsioni sulla scelta degli uomini per il posticipo di lunedì sera. E’ presumibile che ci possa essere il ritorno in campo dal primo minuto di Lorenzo Insigne, che è stato tenuto a riposo per buona parte della gara a Roma. Ma non è detto che il tecnico toscano rinunci a Mertens tra i più in forma della squadra. Ai box potrebbe essere fermato Callejon che non ha quasi mai tirato il fiato nel corso della lunga ed usurante stagione. Un Napoli a trazione anteriore potrebbe essere dunque la scelta individuata per contrastare la squadra di Reja e raggiungere il solo risultato utile, la vittoria. Con nove punti si finisce filati nei gironi della Champions, indipendentemente da ciò che la Roma sarà in grado di fare nelle ultime tre giornate di campionato. Nessuno, tantomeno Sarri, vuol correre il rischio di partire con il piede sbagliato in questo mini-torneo fatto da tre scontri da dentro o fuori.

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