Fermi tutti, il Covid-19 non sta sparendo. Specialisti di malattie infettive in Australia si uniscono nel respingere la teoria avanzata dagli italiani Alberto Zangrillo dell’ospedale San Raffaele di Milano, e Matteo Bassetti dell’ospedale San Martino di Genova, secondo cui il coronavirus sta perdendo la sua potenza diventando meno letale. E osservano che non sono state rilevate tendenze verso una riduzione delle cariche virali in campioni di tamponi analizzati nel Victorian Infectious Diseases Reference Laboratory, parte del Peter Doherty Institute for Infections and Immunity di Melbourne.
«I nostri esperti non hanno visto alcun dato che suggeriscano una tale tendenza», ha dichiarato un portavoce dell’Istituto. Anche l’epidemiologo Allan Cheng, docente di epidemiologia alla Monash University di Melbourne e specialista di malattie infettive presso l’Alfred Hospital della stessa città, dichiara di non aver osservato la tendenza del virus a perdere potenza. L’ospedale stesso tratta ogni giorno circa 200 test di coronavirus e Chang dichiara di non aver «osservato alcuna differenza nelle cariche virali che abbiamo testato. Saremmo molto sorpresi se questo fosse il caso. Questo non è un virus che muta così rapidamente». Chang osserva che i medici in Italia possono aver osservato cariche meno virali in campioni di tamponi perché vengono testate con sempre più frequenza persone meno malate.