Svolta notturna nel negoziato sul regolamento sulle crisi migratorie, fermo da giovedì scorso dopo lo stallo venutosi a creare tra Germania e Italia sull’esclusione delle Ong dalle situazioni di strumentalizzazione dei flussi. A quanto si apprende da più fonti europee il punto sulle Ong è stato stralciato e la presidenza spagnola ha scelto di mettere il regolamento in agenda alla riunione dei Rappresentanti Permanenti di oggi, puntando così all’intesa prima del vertice di Granada. Sul testo non ci sarà un voto formale: la presidenza concluderà il dibattito registrando o meno il sostegno necessario al regolamento. Sui corridoi comunitari resta comunque alta la cautela sulla possibile intesa sul regolamento. Di certo la presidenza spagnola e il Consiglio Ue hanno voluto imprimere una nuova accelerazione al negoziati per fare in modo, tra l’altro, che il vertice di Granada non sia dominato dallo
scontro sulla migrazione. Lo stralcio del punto sulle Ong, se sarà mantenuto nelle prossime ore, potrebbe venire incontro alle richieste dell’Italia, contraria all’esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell’uso strumentale della migrazione da parte dei Paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi. Affinché ci sia un’intesa serve la maggioranza qualificata, ovvero il sì di almeno 15 Paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea. Se Polonia, Ungheria e Austria restano sul voto contrario, per l’intesa serve il placet di Berlino e Roma.

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