Uno studente del liceo classico di Gela, Oscar Argetta, 18 anni, non ammesso agli esami di maturita’, ha presentato denuncia ai carabinieri dicendosi ”vittima di una grave ingiustizia”, accusando gli insegnati di abuso d’ufficio e chiedendo ”l’annullamento dello scrutinio finale, la sua ripetizione alla presenza di ispettori scolastici o di figure di garanzia e il blocco degli esami” per la sua classe.

Secondo il ricorrente, sarebbero stati almeno cinque i docenti che avrebbero assunto ”un atteggiamento ostile e pregiudizievole” nei suoi confronti e nei confronti di altri tre suoi compagni che vengono citati come testi. Mentre tre ragazze della sua classe sono state ammesse agli esami malgrado un numero di ore di assenze superiore al limite consentito (ci sarebbero le fotocopie del registro a dimostrarlo), a lui sarebbero state rifiutate le interrogazioni per riparare le insufficienze perche’ i docenti gli avrebbero detto: ”Non abbiamo tempo da perdere con te”. Nel suo esposto-denuncia, lo studente cita numerosi episodi che vanno dal mobbing alla violenza privata. Argetta sarebbe stato invitato piu’ volte dai professori ”ad abbandonare la scuola, con frasi ingiuriose e offensive”. La docente di scienze gli avrebbe ordinato di scrivere di suo pugno, sul registro della stessa insegnante: ”Non ho mai studiato niente”. Il professore di educazione fisica, una volta, si sarebbe rifiutato di accettare il certificato medico di inabilita’ provvisoria, obbligandolo a effettuare sport con le stampelle e dandogli un 1 sulla pagella.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui