L’Italia rischia seriamente di dover pagare una multa da 56 milioni di euro per non aver ancora proceduto alla bonifica di 255 discariche illegali – di cui 16 contenti rifiuti pericolosi – sparse per tutta la Penisola, ma concentrate soprattutto nelle regioni del centro-sud.

La Commissione europea – su proposta del responsabile per l’ambiente Janez Potocnik – ha infatti chiesto oggi alla Corte di giustizia Ue di condannare l’Italia per non aver rispettato la sentenza sulle discariche ‘abusive’ emessa dalla stessa Corte nell’aprile del 2007 e di sanzionarla, per questo, con una multa da 56 milioni. Più un’ammenda da 256.819,20 euro al giorno per tutto il periodo che passerà dalla pronuncia di un’eventuale seconda condanna a quando la situazione italiana non sarà stata totalmente sanata. “Nonostante gli impegni assunti dalle autorità italiane nel 2007 e alcuni progressi significativi compiuti – sottolinea la Commissione – solo 31 discariche problematiche saranno bonificate entro la fine del 2012 e un calendario completo per l’ultimazione dei lavori è stato programmato unicamente per 132 discariche. Inoltre – rileva ancora Bruxelles – la Commissione non dispone di informazioni da cui risulti che l’Italia abbia istituito un sistema di controllo adeguato per evitare l’apertura di nuove discariche illegali”. L’Italia, ricorda l’esecutivo Ue, occupa un “modesto” ventesimo posto, tra i 27 Paesi Ue, nella classifica dell’efficienza nella gestione dei rifiuti. Sul totale di quelli urbani ben il 51% finisce in discarica (contro una media Ue del 38%) e quelli riciclati non vanno oltre il 21% (il 25% nella media Ue). La mappa delle discariche fuori legge vede al primo posto la Campania (51), seguita da Calabria (43), Abruzzo (37) e Lazio (32). Davanti alla Commissione resta inoltre pendente la procedura d’infrazione aperta per la situazione delle discariche a Napoli. Secondo alcune fonti la decisione odierna di Bruxelles potrebbe suonare come un avvertimento sul possibile, prossimo arrivo di un deferimento alla Corte di giustizia anche per il caso specifico campano. “E’ certamente una constatazione amara, ma da tempo denunciamo con tutte le nostre forze che la gestione dei rifiuti in Italia è fuori controllo”, ha commentato il capo della delegazione Idv all’europarlamento Niccolò Rinaldi. “Purtroppo siamo rimasti isolati. Su questo tema il nostro Paese è di fatto fuori dall’Europa”. Erminia Mazzoni (Pdl), presidente della commissione petizioni del Pe, ha lanciato un appello per “limitare i danni”, specie al Sud. “Confido nella difesa del ministro Clini. Spero che le iniziative annunciate servano a documentare un ravvedimento operoso”.

 

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