
di Mario De Michele
Leggendo il suo post su Fb il gioco di parole è inevitabile: apprendiamo con stupore lo stupore con cui Olga Diana ha appreso della pubblicazione su Italia Notizie di una sua nota indirizzata al dirigente dell’area tecnica Danila D’Angelo e per conoscenza al sindaco Franco Matacena e al segretario generale Emanuela De Chiara (clicca qui, foto e link in basso). Ci stupisce, in prima battuta, che l’assessore definisca la sua iniziativa “un atto riservato”. Sul piano strettamente amministrativo l’esponente della giunta dovrebbe sapere che una comunicazione protocollata assume sempre una natura pubblica. Il profilo della segretezza si potrebbe configurare, a rigor di legge, soltanto nel caso della diffusione di eventuali dati sensibili da “oscurare” per motivi di privacy. Non è il caso di specie.
In secondo piano, ci stupisce che l’assessore Diana invochi la “segretezza” su questioni di indubbio interesse pubblico. L’ex esponente di Aversa Moderata ha contestato alla dirigente D’Angelo addirittura undici inadempimenti in settori fondamentali come l’ambiente e il decoro urbano. Per quale ragione i cittadini dovrebbero restare all’oscuro dalla sua iniziativa? In terzo luogo, ci stupisce che Diana non abbia contezza della valenza politica, dunque ancora una volta pubblica, della sua netta presa di posizione contro un dirigente comunale, declinando, come scrive lei stessa, “ogni responsabilità che possa scaturire dalla mancata attivazione di tutte le procedure sopra richiamate che sono di esclusiva gestione amministrativo-burocratica della parte dirigenziale”. La censura, frontale e dettagliata, dell’operato di un dipendente comunale sarebbe dovuto rimanere segreto? A quanto ci risulta, salvo modifiche normative a noi ignote, sia gli assessori che i dipendenti comunali vengono pagati con i soldi dei contribuenti. Riecco la rilevanza pubblica.
C’è di più. La postura anomala di Diana si manifesta quando afferma, forse senza rendersi conto delle sue parole in libertà, che il presunto atto riservato sarebbe divenuto pubblico perché “qualcuno lo ha voluto pubblicare al fine di creare caos istituzionale”. Egregio assessore, en passant, le ricordiamo che il compito primario delle testate giornalistiche non è “creare caos istituzionale”, ma esclusivamente quello di informare i cittadini e porsi come cane da guardia del potere. Anche perché, come dimostrano gli atti e i fatti più o meno recenti, la più grande creatrice di caos istituzionale nell’amministrazione comunale di Aversa è proprio Olga Diana. Un primato che le è riconosciuto unanimemente dalla maggioranza e dall’opposizione. Senza tema di smentita, possiamo tranquillamente affermare che sul giudizio negativo sull’assessore all’Ambiente sono concordi tutti i consiglieri comunali, a prescindere dallo schieramento politico-amministrativo. Si può dire, insomma, che Diana è riuscita nell’impresa impossibile di mettere d’accordo tutti.
Per quanto attiene alle critiche al Pd, nello specifico al consigliere Marco Girone, promotore della mozione di sfiducia contro l’assessore all’Ambiente, è la stessa Diana a dar ragione al rappresentante dem. Basta leggere il contenuto della nota a sua firma per averne una incontrovertibile conferma. È lei stessa che descrive un settore completamente al palo, scaricando le presunte colpe sul dirigente. Peraltro, con tempismo molto discutibile, ossia nei giorni immediatamente successivi alla mozione, dopo aver atteso ben tre mesi prima di sollecitare di nuovo l’ingegnere D’Angelo.

L’ultima frase del post dell’ex esponente di Aversa Moderata è meritevole di un’altra riflessione. “Si capisce – scrive Diana – che sono vittima di attacchi strumentali da parte di chi mi soffre politicamente e di chi avrebbe voluto gestirmi senza riuscirvi”. Beh, possiamo sbagliare, ma ci sembra piuttosto chiaro il riferimento a due noti Giovanni, cioè Zannini e Innocenti. Premesso che non ci entusiasmano entrambi, ma in tutta onestà ci appare quantomeno abnorme la fantasmagorica circostanza che Zannini e Innocenti “soffrano politicamente” Diana. I due Giovanni e Olga orbitano attorno a costellazioni politiche distanti anni luce. Anche questo è unanimemente riconosciuto sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Insomma, in questa fase nella politica aversana non c’è nessuno di più unitivo di Olga Diana.
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IL POST FACEBOCK DI OLGA DIANA
